One-on-one: 6 domande frequenti

In queste settimane ho ricevuto molte domande interessanti riguardo la pratica dei one-on-one.

Sono arrivate dai miei clienti a cui facevo training, dalle persone che hanno seguito il mio corso via email sui one-on-one, e da persone che ho incontrato durante alcune conferenze.

Ho scelto le sei domande più interessanti, e ho registrato una serie di video in cui rispondo in modo dettagliato ad ognuna di esse.

Le sei domande sono:

1. Non sempre ho qualcosa da dire alle persone, o non sempre le persone hanno qualcosa da dire a me. In questi casi, cosa si deve fare?
2. Io non ho un profilo tecnico quanto le persone che lavorano per me. In mancanza di argomenti tecnici ho paura di finire in argomenti troppo personali, o entrare troppo nella sfera privata delle persone. Come posso fare?
3. Cosa devo fare alla fine di un one-on-one? Un report, un verbale, delle note?
4. Io sono un tecnico, e per me lavorano tutte persone che si occupano di questioni tecniche. L’obiettivo dei miei one-on-one è capire il livello tecnico delle persone ed aiutare le persone a trovare un percorso di crescita. Giusto?
5. Come faccio a sapere se sto facendo i one-on-one solo perché sono una pratica che l’azienda si aspetta da me, o perché veramente mi servono a qualcosa?
6. Come faccio ad evitare che i miei one-on-one non diventino una sorta di interrogazione in cui cerco di valutare il livello tecnico delle persone nel mio team?